Thích Nhất Hạnh

Thích Nhất Hạnh:

(nato Nguyễn Xuân Bảo) (Huế (Unione dell’Indocina), 11 ottobre 1926 – Huế (Vietnam), 22 gennaio 2022) è stato un monaco buddista vietnamita, attivista per la pace, poeta e scrittore che ha vissuto in Francia come esule per gran parte della sua vita.

Per tutta la vita si è battuto per la pace, la non violenza e l’alleviamento della sofferenza. I giornali lo hanno definito il buddista più influente del secolo scorso, dopo il Dalai Lama.

Negli anni Settanta ha introdotto nel mondo occidentale il concetto di mindfulness, sul quale ha pubblicato nel 1975 il libro Il miracolo della mindfulness. Ha più di cento libri a suo nome.

Thích Nhất Hạnh, Parijs 2006. Foto: wikipedia

Non stai camminando verso un obiettivo. Anche camminare non è un mezzo. Camminare non è nemmeno più un obiettivo. Goditi ogni passo, perché sei già arrivato.

Foto di Dave Hoefler

Dovete amare in modo tale che la persona che amate si senta libera.

Thích Nhất Hạnh. Foto – fb

Le nostre convinzioni e i nostri pensieri sono un’estensione di noi stessi. Sono i nostri figli e nascono ogni momento.

Foto: Victoria

Il vostro sorriso dimostra che non siete schiavi, ma padroni di voi stessi e che state facendo del vostro meglio.

Foto: Luda Kot

L’ansia ci fa concentrare sul passato o ci fa preoccupare per il futuro. Se riusciamo a riconoscere la nostra paura, possiamo renderci conto che ora stiamo bene. Oggi siamo ancora vivi e il nostro corpo fa miracoli. I nostri occhi possono ancora vedere il bellissimo cielo. Le nostre orecchie possono ancora sentire le voci dei nostri cari.

Foto: magicdreamspoetry

La solitudine non significa essere soli in alta montagna o in una capanna nel profondo della foresta. Non si tratta di nascondersi dalla civiltà. La vera solitudine nasce da un cuore stabile che non si lascia trasportare dalla folla o dai dispiaceri per il passato, dalle preoccupazioni per il futuro o dall’eccitazione per il presente. Non perdiamo noi stessi, non perdiamo la nostra consapevolezza. Rifugiarsi nel respiro consapevole, tornare al momento presente, significa rifugiarsi nell’isola bella e serena che è in ognuno di noi.

Foto: Gerd Altmann

Abbiamo la tendenza a pensare in termini di fare e non di essere. Pensiamo che quando non facciamo nulla, stiamo perdendo tempo. Ma questo non è vero. Il nostro tempo serve innanzitutto per essere. Essere cosa? Essere vivi, essere pacifici, essere gioiosi, essere amorevoli. E questo è ciò di cui il mondo ha più bisogno.

Foto: Andy

Quando si tocca una cosa con profonda consapevolezza, si tocca tutto.

Foto: cafe.fvn

 

 

 

 

Door Peter

Mensenmens, zoon, echtgenoot, vader, opa. Spiritueel, echter niet religieus. Ik hou van golf, wandelen, lezen en de natuur in veel opzichten. Onderzoeker, nieuwsgierig, geen fan van de mainstream media (MSM).

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