Jiddu Krishnamurti:
(Madanapalle, 12 maggio 1895 – Ojai (USA), 17 febbraio 1986)
Maestro spirituale e filosofo di origine indiana.
La libertà consiste nel riconoscere i confini.
Un uomo spirituale è colui che non appartiene a nessuna religione, a nessuna nazione, a nessuna razza, che è completamente solo interiormente, in uno stato di inconsapevolezza. Per lui scorre la benedizione del santo.
La maggior parte di noi ha paura di morire perché non sappiamo cosa significhi la vita. Non sappiamo vivere, quindi non sappiamo morire. Finché temiamo la vita, temiamo la morte.
Non si ha mai paura dell’ignoto; si teme che il conosciuto stia per finire.
Quando il servitore diventa un capo, diventa uno dei fattori che generano guerre di politica di potere, quindi diventa direttamente responsabile di quelle guerre.
La libertà non è una reazione a nulla, né la libertà è una scelta, anche se immaginiamo di essere liberi perché possiamo scegliere. La libertà è mera percezione, senza intenzione, senza paura di punizioni e senza aspettarsi una ricompensa.
Maggiore è lo spettacolo esteriore, maggiore è la povertà interiore.
Non cercare di appartenere a niente, non a qualche istituzione o organizzazione. Non essere il seguace o lo studente di qualcuno. Sei un essere umano che vive in questo mondo orribile, un essere umano che è come il mondo è, mentre quel mondo è come te.