Confucio:
(孔夫子S, Kǒng FūzǐP, K’ung-fu-tzuW, lett. “maestro Kong”; Lu, 28 settembre 551 a.C.[1] – Lu, 11 aprile 479 a.C.) è stato un filosofo cinese.
Fu il promotore di un pensiero originale, inedito nel panorama culturale cinese del VI-V secolo a.C.: il suo insegnamento può essere sintetizzato come “il tentativo di elaborare una concezione etica dell’uomo nella sua integralità e universalità”, vale a dire che Confucio tentò di fornire una serie di indicazioni relativamente a quale sia il modo migliore in cui l’uomo può condurre la sua esistenza, tenendo conto di tutti gli aspetti più importanti della natura umana. Ciò comportò non soltanto l’individuazione e la ridefinizione del significato di che cosa possa significare di preciso “essere umani”, ma anche la proposta da parte di Confucio di un nuovo modello per la realizzazione di sé, giudicato compatibile con l’edificazione di una comunità umana prospera e armoniosa.
Sapere cosa è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.
Ogni cosa ha la sua bellezza ma non tutti la vedono.
Un grande uomo è duro con se stesso; un piccolo uomo è duro con gli altri.
Chi fa una domanda è stupido per 5 minuti ,chi non la fa è stupido per tutta la vita.
La nostra gloria non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarci sempre.
Chi è padrone di se stesso non ha bisogno di misurarsi con gli altri.
Chi non pratica la modestia nel parlare farà fatica a mettere in pratica le proprie parole.
Solo quando attraverserai il mare a remi scoprirai chi sei veramente.
Con un buon finale arriva un buon inizio.
Un essere umano ha due orecchie e una bocca per ascoltare due volte più che per parlare.
Datemi un lavoro adatto a me e non dovrò mai più lavorare.
Come volete capire la morte? Non hai ancora capito la vita.
Il silenzio è un amico che non ti tradisce mai.
L’intera arte di parlare è: farsi capire.